A tanti di noi è capitato di entrare in cantina, in box o in un locale umido e di notare macchie scure sulle pareti: nella maggior parte dei casi si tratta di muffa, la cui presenza è molto comune negli ambienti umidi (o bagnati) e caldi.
La muffa può formarsi però in diversi ambienti chiusi se ci sono le condizioni favorevoli: questo può essere un problema perché, come vedremo tra poco, la presenza di muffa può essere rischiosa per la salute umana.
Ma cos’è la muffa esattamente? Perché si forma e come eliminarla?
Vediamolo insieme!
Cos’è la muffa?
La muffa è un fungo e si può trovare sia all’aria aperta sia negli spazi chiusi; come tutti i funghi, si propaga a riproduce attraverso le spore, ovvero cellule riproduttrici che si disperdono nell’ambiente per dare vita a un nuovo fungo.
In natura esistono tantissimi tipi diversi di muffa: non se ne conosce il numero esatto, ma si pensa che potrebbero essere addirittura centinaia di migliaia di specie diverse!
Come si forma la muffa da interno?
Questo fungo preferisce gli ambienti chiusi, umidi o bagnati, e caldi: per questo è più facile trovarla in spazi con queste caratteristiche e che – magari – vengono puliti poco spesso come le cantine e i garage; tuttavia la muffa può formarsi anche negli angoli della doccia, nella vasca da bagno, nelle saune, o in cucina.
La muffa inizia a comparire quando la temperatura interna e l’umidità raggiungono i giusti parametri: la temperatura dovrebbe essere di circa 20° e l’umidità relativa non dovrebbe superare il 60%-65% (il valore ideale è compreso tra il 35% e il 50%).
La muffa da interno è pericolosa per le persone?
Il report “Damp Indoor Spaces and Health” (in italiano: “L’umidità negli spazi chiusi e la salute”) dell’Istituto di Medicina degli Stati Uniti ha dimostrato come l’esposizione alla muffa negli spazi chiusi possa provocare infezioni all’apparato respiratorio superiore anche in persone sane, arrivando a causare anche asma e polmonite nei soggetti predisposti.
Se, invece, una persona è allergica alla muffa la sua presenza può causare sintomi come congestione nasale, prurito agli occhi o fatica a respirare, ma i sintomi possono essere più importanti se si soffre di una forte allergia.
La muffa da interno, quindi, va eliminata non solo per un fattore estetico ma anche per la sicurezza delle persone che frequentano certi spazi.
Muffa K.O.: come eliminare la muffa da interno?
Ci sono diversi metodi “fai-da-te” per combattere la muffa, come l’utilizzo del bicarbonato di sodio o della candeggina: si tratta però di soluzioni temporanee che non sono in grado di risolvere definitivamente il problema e anzi, se usati male, posso allargare il campo di comparsa della muffa.
È quindi necessario ricorrere a un prodotto professionale che assicuri una pulizia e una disinfezione completa senza il rischio di recidive; ad avere tutte queste qualità è Muffa K.O., un prodotto ecologico e traspirante a tripla azione:
- igienizza la superficie macchiata dalla muffa
- copre e sbianca le macchie in modo istantaneo
- evita efficacemente che la muffa si formi di nuovo
Applicarlo è davvero facilissimo: te lo mostriamo in questo video!
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Come evitare la formazione di muffa da interno?
Ci sono alcuni accorgimenti che è importante osservare per minimizzare il rischio che la muffa si formi negli spazi chiusi, anche in quelli più umidi e caldi:
- mantenere il livello di umidità interno al di sotto del 50%
- nei mesi più umidi utilizzare un deumidificatore o l’aria condizionata
- assicurarsi che la casa abbia una ventilazione adeguata
- non mettere la moquette nei locali più soggetti alla formazione di muffe
- arieggiare i locali spesso
- togliere e sostituire eventuali tappeti o moquette bagnati
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